mercoledì 11 novembre 2009

La puzzola e il gatto antipatico

I ragazzi di prima media hanno iniziato il loro lungo percorso sui generi letterari partendo dal genere più semplice, più conosciuto e sopprattutto più amato: la favola.
Dopo averne lette diverse e averne individuato le caratteristiche comuni, si sono impegnati nella stesura di una favola inventata da loro. Eccone un esempio.

Prof.sa Ortolani

La puzzola e il gatto antipatico


C’ erano una volta un gatto ruffiano, vanitoso  molto antipatico e una puzzola umile e sensibile.
Il gatto era stupendo, veramente favoloso: aveva occhi azzurri come zaffiri e il manto candido come la neve fresca di montagna. La puzzola invece era per sua sfortuna molto brutta, con tutto il pelo arruffato e le zampe esili come stecchini. Il felino sapeva bene di essere bello e per questo disprezzava la puzzola, che era oggettivamente inguardabile!
Il padrone coccolava sempre il gatto, più ruffiano che mai, mentre teneva alla larga la puzzola, soprattutto a causa del suo odore terrificante.
La povera bestiola era sempre triste e di cattivo umore perchè si sentiva inutile e poco amata.
Un giorno il gatto approfittò del fatto che ci fossero tutti gli animali del bosco per prendere in giro la puzzola:
-       Guardate,amici, quell’ essere chiamato puzzola: è bruttissima! Come fa, mi chiedo, ad uscire dalla tua tana? Noi non ti vogliamo, non sei capace di far niente! Ritorna nel tuo rifugio e sparisci! –
La puzzola ci rimase malissimo! Non riuscì a smettere di piangere! Ma questa volta capì che non doveva darla vinta al gatto, ma che doveva reagire e perciò spruzzò con tutte le sue forze il suo forte odore che fece svenire il gatto proprio nel mezzo del suo spettacolino.
Questa favola mostra che è sbagliato prendere sotto gamba una persona e approfittare delle sue debolezze perché, quando meno te lo aspetti, anche lei può sfoderare la sua arma vincente!

Un allievo di 1A

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello Bello Bello !! <3