domenica 22 novembre 2009

Bing: analisi logica e internet


Malgrado un povero insegnante di lettere cerchi di dar vigore alle lezioni di grammatica italiana non dissociando l’analisi dalla scrittura, dal testo e dal suo valore comunicativo, o si sbizzarrisca nel creare a sorpresa frasi da analizzare dal contenuto quanto mai bizzarro, arriva comunque un giorno in cui qualcuno, dal fondo, a metà dell’ora, sul punto di far capire il profondo significato metafisico del “complemento predicativo del soggetto”, alza la mano e chiede: “Prof perché tutto questo? Perché devo studiare la grammatica?”. E allora … è troppo tardi per non concedere la parola.
La risposta nell’articolo di questo ragazzo di terza A: l’analisi logica abitua ad un approccio analitico al problema,  sviluppa un metodo di progressione logica, conduce ad una soluzione tramite passaggi ragionati e non approssimativi.
Nella vita per molti non sarà il nome di innumerevoli subordinate a rimanere e essere utile, ma il modus operandi, l’approccio alle situazioni problematiche.

Prof.sa Sala

L’ANALISI LOGICA e INTERNET

Nel Giugno 2007 Microsoft compra una sensazionale invenzione: BING, un motore di ricerca che si basa sull’analisi logica.
Il suo inventore, Lorenzo Thione, di Como, spera con questo di poter battere il miglior motore di ricerca di questi tempi: Google.
Questo nuovo motore di ricerca analizza la frase minima più importante di una proposizione trasformandola in un’altra più stringata. Attraverso un’accurata analisi morfologica, Bing è capace di trovare tutto ciò che riguarda l’argomento che si vuole conoscere.
Fino ad ora, in Italia, Bing è solo un “embrione”, ma alla fine del 2010 sarà “fatto e finito”.
Thione è convinto di sconfiggere Google perché Bing ragiona con un modo più umano, semplice ed aperto; mentre Google utilizza uno schema fisso.
Tutto è cominciato quando Thione, da giovane studente, scoprì l’analisi logica che gli ha consentito, una volta nel campo dell’informatica con la sua piccola azienda Powerset, di guadagnare moltissimo.
Come dicevo, infatti, nel giugno del ’07 Microsoft compra Bing per la “modica” cifra di 100.000.000 di dollari con l’intenzione di battere Google (perché il motore di ricerca firmato Microsoft è un colabrodo) e di aggiudicarsi, oltre che il primo posto in utilizzo di software in aziende, anche il titolo di miglior motore di ricerca.
Ogni utente Microsoft ha adesso come motore di ricerca principale Bing, il cui sito è : www.bing.com.
Il nome Bing è nato dall’insieme di parole “the big thing” che, in codice, tra quelli del settore, stava ad indicare la ricerca di un nuovo motore di ricerca che, per l’appunto, è una cosa grossa.

Un allievo di 3A

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro alunno di 3°a,
il tuo tema é venuto proprio bene!
Che bella notizia poter trovare quello che cerchi più umanamente.
Complimenti
ALUNNA DI 3°A

Anonimo ha detto...

Bravo allievo di 3A... nessuno può sapere cosa succederà di bing e di thione, ma sicuramente l'approccio del motore di ricerca alla semantica ed alla logica linguistica può rivelarsi davvero imprevedibile... E' così importante che wired (la bibbia di chi vive il mondo digitale e che se non lo fai già ti consiglio di comprare almeno una volta ogni tanto) ha dedicato a Bing & a Thione proprio il numero di Novembre... se vuoi fai un giro qui http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/09.aspx