mercoledì 4 novembre 2009

Una lettera aperta

Riporto con piacere una lettera ricevuta da un genitore di prima che riflette su alcuni temi emersi durante una delle assemblee in corso in questi giorni.


Cara scuola e cari genitori,
il nuovo mezzo tecnologico mi consente di comunicare impressioni sulla riunione della classe media 1a C alla quale ho partecipato lo scorso venerdì 30 ottobre.
Ancora note positive questa volta per l'attenta analisi del corpo docente riferita ai primi mesi di scuola dei nostri ragazzi che, fino al momento si sono guadagnati stima e approvazione per il loro operato.
Si è parlato di comportamento, apprendimento, autovalutazione , volontà, impegno, interpretazione dei giudizi ricevuti, criteri valutativi ed altro. Al momento, tutto bene direi. Si è proseguito parlando della ricerca innovativa della scuola in fatto di programmi e metodologia ricordando la non facile introduzione del percorso veicolare integrato a quello curricolare; efficace  e di successo, sorretto da insegnanti giovani e attivi.
Naturalmente è stato affrontato anche lo spinoso argomento dei compiti e  della  recente introduzione del sistema di scrittura sul registro di classe del compito a casa assegnato, affinchè il successivo insegnante possa meglio incastrare quello della propria materia o rimandarlo ad altra data. Un sicuro passo avanti, ma forse si può fare di più. Mi viene da pensare all' ipotesi di uno spazio, in quel registro, dedicato ai genitori, per segnare il programma familiare dal rientro a casa (17,30 circa) del ragazzo, fino alla buonanotte (21,30 nel nostro caso) ; o ancora, il suggerimento della scuola volto a non oltrepassare un limite di  tempo massimo da dedicare allo  studio a casa. Penso all'importanza di un ragionevole spazio a favore della sfera affettiva familiare per comunicare, scambiare opinioni, leggere un libro, giocare o guardare un film; penso all'importanza ancor maggiore del tempo da dedicare ai compagni e amici per socializzare e scambiare opinioni sulle esperienze vissute; penso ancora alla indispensabilità dell'educazione al ritmo, motore della vita, attraverso lo studio di uno strumento musicale; penso infine alla necessità di una giornaliera attività motoria attraverso le discipline sportive a favore dello sviluppo mentale e psicofisico per il miglioramento delle abilità oculo manuali, intersegmentarie, le connessioni sinaptiche da loro promosse, per citarne alcune.
Da non sottovalutare, in ultimo ,il gioioso momento della riunione familiare attorno al tavolo per la cena, che non deve essere in alcun modo turbato dalla fretta o da altro. Noi genitori abbiamo solo quattro ore al giorno per gestire tutto questo. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta, noi genitori lo facciamo da tempo, a voi insegnanti buon lavoro e non smettete di stupirci.
                           

Marco, un genitore 

1 commento:

africa ha detto...

Caro Marco,
sono una mamma che lavora di un ragazzo di prima A. Vorrei ringraziarti per aver trovato il tempo, la voglia e il modo per esprimere quello che pensi. Qualche sera, al momento del rientro a casa, la qualità di vita è pessima, per loro e per noi. Le soddisfazioni si avranno più tardi ma la mortificazione di un ragazzo che non ha fatto in tempo.....è difficile da accettare.
una mamma