Giovani, timidi, aggressivi, fragili, teneri, sicuri di sé…insegnare è come compiere un viaggio d’esplorazione nel cuore della preadolescenza !
Quotidianamente mi confronto con i miei allievi, sia come insegnante di danza che come insegnante di Lettere, spesso mi soffermo a osservarli e a riflettere. L’età che prepara all’adolescenza è delicata, fatta di profondi cambiamenti, non di rado diversa dall’immagine spensierata e gaia a cui noi adulti siamo affezionati. Le trasformazioni corporee sono così rapide, vistose e talmente variabili da soggetto a soggetto che non possono non essere fortemente risonanti nella coscienza e nel comportamento dal momento che vengono vissute dai ragazzi- ossia percepite e valutate - nei modi più differenti. A volte, la preoccupazione per il corpo che sta cambiando può trasformarsi nell’angoscia di assistere a modificazioni che lo rendono brutto.
La danza è inoltre un possibile strumento formativo adeguato alla realizzazione di percorsi trasversali alle varie discipline espressive e cognitive della scuola e ponte di collegamento e di raccordo verticale tra i diversi cicli scolastici. Questa arte, infatti condivide obiettivi comuni a molte aree del sapere scolastico e può concorrere alla realizzazione di specifici percorsi formativi, pur mantenendo una propria autonoma identità di linguaggio.
Il laboratorio di danze popolari della tradizione europea proposto nel corso dello scorso anno scolastico ha dunque avuto come finalità la condivisione di questi obiettivi. Durante il laboratorio è stata infatti affrontata la tematica del proprio vissuto corporeo in relazione a quello degli altri, sperimentando come il corpo può essere uno strumento di comunicazione. Attraverso lavori di ricerca in gruppo è stato approfondito il contesto storico-geografico delle danze scelte (coinvolgendo quindi le materie di storia e geografia), così da comprendere come in esse si riconosca l’ identità collettiva di un popolo.
Questo lavoro di gruppo è stato poi espresso anche in forma di elaborato scritto ed è stato presentato allo spettacolo di fine anno.
Prof.sa Piazza
3 commenti:
credo che sia un bel metodo di parlare tra alunni e prof e complimenti alla prof. piazza per aver avuto una così bella idea. infatti lei ha pensato non solo a far comunicare gli alunni con i maestri ma ha convinto anche i ragazzi a socializzare durante il primo anno delle medie. a proposito io sono uno di quegli alunni e ringrazio la prof piazza per aver fatto una cosa così belle per tutti noi
Sono un'alunna della ex 1A e come tutti i miei compagni sono grata alla prof piazza x aver avuto un'idea così brillante, è il metodo più originale per comunicare, non solo tra ragazzi, ma anche con i professori!!
Le vogliamo bene prof...
penso che questo lavoro che abbiamo affrontato con la prof Piazza sia stata il metodo più divertente per stare tutti insieme ed imparare cose nuove !!!
ex alunna di 1^A
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