Ma la magia di un libro può stare anche nella condivisione di affetto e di scoperte; quando a scuola rivolgo ai ragazzi la domanda “cosa vi piace di quel libro” si emozionano al ricordo di averlo raccontato al papà o di averlo letto per o con qualcuno (spesso fratelli o nonni).
Anche per noi adulti leggere ascoltando e riflettendo con un compagno, grande o piccolo che sia, può risultare un viaggio intrigante.
Leggere insieme è una pratica che rileghiamo a volte al rapporto asimmetrico adulto-bambino, ma perché non invertire, confondere e mischiare i ruoli; perché non giocare e imparare insieme?
Per cominciare, suggerirei un testo che può incuriosire i più piccoli e far riflettere i grandi. E’di Marco Aime, antropologo, “Una bella differenza”, Einaudi.
Prof.sa Sala
Prof.sa Sala
3 commenti:
Grazie per il consiglio, farò sapere la mia opinione dopo la lettura
Mi sembra proprio una bella idea. Mi chiedo se il libro si adatti meglio ad un bambino delle primarie o ad un ragazzo delle medie.
grazie
Lo consiglierei ai bambini di quarta e quinta primaria oltre che ai ragazzini di prima media.
Prof.sa Sala
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