venerdì 23 ottobre 2009

La tecnologia a scuola. Prima parte: la simulazione nell'apprendimento

E' un tema di sicuro interesse, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i suoi fruitori finali (gli allievi) in virtù del fascino che la tecnologia è in grado di esercitare quando riesce a facilitare la comprensione della natura e dei suoi fenomeni.

Innanzitutto cos'è la simulazione nell'apprendimento? Per simulazione possiamo intendere "una rappresentazione interattiva della realtà basata sulla costruzione di un modello, di un sistema del quale si vuole comprenderne il funzionamento". Bene, ora applichiamo questa definizione al lavoro di un docente quando si trova a dover spiegare ad una classe un determinato fenomeno o concetto e otterremo la simulazione nell'apprendimento.

Dopo anni in cui il cosidetto "E-Learning" sembrava dover stravolgere il mondo dell'apprendimento, si è capito che forse ci si era concentrati troppo sulla "E" (elettronico) e molto meno sul termine "Learning" (apprendimento). Per cui scoppiata la bolla della novità di questa nuova ipotetica frontiera, si è capito che occorreva ripensare il ruolo delle tecnologie non limitandolo solo al trattamento delle informazioni, ma bensì a quello dei concetti e dei relativi modelli mentali.

Le nuove tecnologie infatti permettono di raggiungere forme di interattività decisamente più evolute di quelle concesse dagli strumenti ipertestuali. Non si tratta semplicemente di "navigare" tra le informazioni e i concetti ma di poterci "metter mano" in una dimensione più laboratoriale e sperimentale capace, attraverso la risoluzione di problemi e l'interazione con le sue variabili, di ristrutturare e potenziare i modelli mentali.

I docenti della scuola media hanno cominciato a esplorare questo mondo della simulazione nell'apprendimento e già quest'anno qualche docente, con l'assistenza del Preside, si potrebbe cimentare nell'uso di queste tecnologie.
Chiaramente le discipline che meglio si prestano a questa metodologia e per le quali si possono trovare molti più sussidi sono quelle a carattere scientifico (scienze, matematica, tecnologia e via dicendo).
La lingua ufficiale di questa nuova frontiera è l'inglese e ciò è dovuto al fatto che i software simulativi provengono per lo più da università americane.
La maggiorparte dei software di simulazione si rivolgono per lo più ad argomenti che solitamente vengono affrontati nelle superiori ma anche per la secondaria di I° grado è possibile trovare qualcosa di interessante.

Per dar modo di capire e interagire con quanto detto fino ad ora lascio due interessanti link da scoprire.
1) www.explorelearning.com
(sito ricco di ambienti simulati divisi per disciplina e livello, tutto in lingua inglese. Richiede per essere utilizzato di una registrazione free e dell'installazione, se non lo avete già, del plug-in Adobe Shockwave)
2) www.demonstrations.wolfram.com
(sito ricco di ambienti e fenomeni simulati, tutti in lingua inglese. Richiede di scaricare il software free Mathematica 7+ oppure mathematica Player)
Buon divertimento!!

Il Preside

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho dato un'occhiata ai programmi di simulazione da voi indicati (ammetto, soprattutto quelli matematici) e devo dire che sono davvero impressionanti! Presentano in modo intuitivo e divertente alcuni risultati per nulla banali.
Sarebbe utile sensibilizzare i ragazzi con questo genere di strumenti, soprattutto per fargli sviluppare un'idea qualitativa dei fenomeni analizzati, una certa capacità intuitiva di visualizzazione.. senza contare la preziosa possibilità di suscitare curiosità!
Ma come rispondono i ragazzi alla proposta di questo genere di strumenti? Cattura veramente la loro attenzione?
Suppongo che sai sempre questa la chiave del problema.. catturare attenzione..