giovedì 11 dicembre 2014

Orientamento


A termine del percorso sull’orientamento, un’alunna di terza ha esposto in questo testo alcune riflessioni sull’importanza della letteratura, commentando alcune affermazioni del critico letterario Todorov.
Prof. Daniela Piazza

In questi  giorni sono venuti  molti professori a parlarci dei vari tipi di liceo. La professoressa che mi ha colpito di più è stata la prof. Ricci che ha esposto il liceo classico.

Mi  è piaciuto sia perché la prof. è molto brava, sia perché ha citato frasi di autori classici che mi hanno colpita e affascinata.

Ora vorrei citare anche io una frase del critico letterario Todorov che dice: “CHI LEGGE, RIESCE A CAPIRE MEGLIO SE STESSO E IL MONDO, LA CONOSCENZA DELLA LETTERATURA NON E’ FINE A SE STESSA,  MA RAPPRESENTA UNA DELLE VIE MAESTRE CHE CONDUCONO ALLA REALIZZAZIONE DI CIASCUNO”.

Questa frase mi affascina molto e, secondo me, deve essere giustificata la sua verità.  Possiamo dividere la frase in tre parti: la prima dice: “CHI LEGGE RIESCE A CAPIRE MEGLIO SE STESSI E IL MONDO”. Con qualunque tipo di libro, si può trovare una parte della nostra personalità a noi nascosta che si potrà migliorare e portarsi con sé, perché cui aiuterà a capire il mondo, ad andare avanti e a capire quando cogliere possibilità, a volte, irripetibili e ci aiuterà a superare ostacoli impegnativi.

Molte persone potrebbero dire che leggere è solo una perdita di tempo e non serve a niente, invece si sbagliano perché leggere ti dà le basi per intraprendere la tua strada nel mondo e senza un minimo di cultura non si va da nessuna parte.

LA CONOSCENZA DELLA LETTERATURA NON E’ FINE A SE STESSA”, questa è la seconda parte della frase di Todorov con la quale concordo, perché la letteratura non serve a niente se la si impara perché si è costretti, ma bisogna comprenderla ed amarla fino in fondo perché ogni parola ha un suo significato ben preciso e va capito senza errori, come nelle poesie di Ungaretti, nelle quali l’autore dava sempre un significato ben preciso ad ogni parola che scriveva.

Quando sono andata a parlare con gli studenti del liceo classico, hanno detto che, se si traduce, si può interpretare  una frase o una parola in tanti modi ma alla fine sta a te decidere quale significato è il più appropriato e quindi ho dedotto  che la letteratura bisogna farla propria.

La terza ed ultima parte dell’affermazione dice: “MA RAPPRESENTA UNA DELLE VIE MAESTRE CHE CONDUCONO ALLA REALIZZAZIONE DI CIASCUNO”.

Sta a significare che la letteratura ti apre la mente, ti apre al mondo, ti cambia il modo di vederlo e ti aiuta a pensare in modo complesso, ti circonda di persone che attraverso la cultura, ti aiuteranno a formarti e ti rende la persona che eri destinata ad essere.

Ma la cosa più importante, è che ti fa capire quello che dici; non c’è cosa più imbarazzante dell’essere ignorante, di quelle persone che parlano a vanvera, che temi perché  non sai mai come reagiranno ad una tua frase complessa e che credono di sapere tutto.

La letteratura  conduce alla realizzazione di ciascuno perché ognuno è diverso, ha i suoi pregi e i suoi difetti, ha delle caratteristiche che si possono ritrovare in libri sia classici che attuali. Ognuno è simile ad un pensiero.

Io potrei fare riferimento al libro de: “Il Piccolo Principe”, che credo tutti abbiano letto, e in modo particolare al capitolo in cui il Piccolo Principe incontra la volpe; questa gli fa capire il vero significato della parola: AMICIZIA, svelandogli un segreto: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”

Tutto ciò di cui si ha bisogno è invisibile attraverso gli occhi, è visibile solo attraverso il cuore. E se una persona è davvero importante per noi, merita di entrare a fare parte della nostra vita e merita un posto nel nostro cuore. E non si sa quanto siano importanti finche non le si perdono.

Io conosco tante persone ma solo alcune sono riuscite a conquistarmi e a occupare un posto nel mio cuore e le ringrazio perché sono, ormai, una parte di me.
Secondo me l’ affermazione di Todorov complessivamente ha un significato profondo che deve essere capito nel modo giusto. Molte persone potrebbero dire, dunque, che si è diversi a modo proprio, senza aver bisogno della letterature. Ma in realtà è proprio la letteratura che rende diversi.
Un'alunna di 3^A

 

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