lunedì 25 marzo 2013


 
 
 Fiaba composta dai ragazzi di I C in scrittura collaborativa
Prof. Maria Sala
 
ROSALINA E L'INCANTESIMO

 

 
T
anto tempo fa c'era un paesino governato dalla magia abitato da perfide streghe e da principi e principesse incantevoli. Il paesino in sé era molto strano; il cielo cambiava colore a seconda dei sentimenti di Rosalinda, una ragazza speciale figlia di un re. Lei era dolce e sensibile non molto timida e sicura di sé.

Aveva gli occhi azzurri come il cielo quando si sentiva felice,capelli biondi come le spine di grano e pelle rosata come fiocchi di zucchero filato. La perfida strega Minerva era molto gelosa della magnifica Rosalinda, tanto che, teneva sempre con sé una sfera magica e, con questa, controllava ogni passo della magnifica fanciulla. Quando questo strano oggetto incominciava ad irraggiarsi, significava che qualcuno stava frequentando Rosalinda e la strega lanciava terribili incantesimi a chiunque volesse la stupenda giovinetta in sposa.

Minerva era inoltre molto brutta, gli occhi neri rispecchiavano la sua malvagità, la faccia era coperta di segni simili a brufoli e appena apriva la sua bocca usciva un gas verdognolo capace di impietrire chiunque!

Rosalinda abitava in un ingente castello, illuminato dalla sua dolcezza e bellezza. Questa struttura era circondata da un arcobaleno di fiori. Ogni volta che la ragazza apriva le finestre o guardava il paesaggio che la circondava, si sentiva allegra e fortunata di possedere le cose che lei amava di più.
 

Un giorno, davanti al castello di Rosalinda, arrivò un principe insieme a un suo suddito per chiedere la fanciulla in sposa. Minerva stava tranquillamente sistemando la sua casetta abbandonata, quando ad un tratto vide una luce abbagliante proveniente dalla sua sfera magica che teneva sempre con sé... Rosalinda stava frequentando un principe!!! Minerva prese il suo libro di magie e mandò un incantesimo capace di trasformare la fanciulla in un animale brutto, viscido e puzzolente, mai visto in tutto il regno!!!

E purtroppo funzionò!!!

Quest'orribile creatura aveva una pelle squamosa ricoperta da una viscida bavetta trasparente che puzzava di broccoli... ancora peggio degli odori di Minerva!!!


Il cielo ad un tratto diventò grigio e si scatenò un temporale. Gocce di acqua cadevano dal cielo come le cascate che scorrono tra le montagne.

Rosalinda si sentiva uno straccio e niente poteva tirarla su. Pensò che fosse una semplice influenza ma quando si vide allo specchio capì di essere stata vittima di una totale metamorfosi.

Il principe, molto disgustato, scappò a gambe levate e così la povera principessa si disperò e pensò che non poteva più diventare la bella ragazza che era prima.

Ogni volta che Rosalinda usciva, le persone tenevano almeno 10 metri di distanza spaventati da queste sembianze irriconoscibili.

Chi aveva dei negozi chiudeva le saracinesche, le madri coprivano gli occhi ai loro figli, i militari si rinchiudevano nei bunker e i ricchi mettevano guardie davanti alle loro case.

Lei reagiva con grandi pianti e singhiozzi: si sentiva profondamente sola.

Un giorno arrivò un ragazzo tutto sporco e povero, solo e abbandonato, senza neanche un soldo. La triste "bestia"lo vide e si nascose dietro una grande e maestosa quercia dal timore di essere per l'ennesima volta rifiutata. Ma il ragazzo, sentendo degli strani rumori in quella direzione, si avvicinò all'albero lentamente con circospezione e appena la vide si spaventò.

Poi , però,la guardò negli occhi e capì che dentro era buona e dolce. Era anche molto graziosa, lo dimostrava il modo in cui muoveva le mani e in cui camminava: era grossissima, è vero, ma aveva la delicatezza di una farfalla.

Le disse: "Cosa sei tu?" La principessa dalla malinconia non rispose.

Il ragazzino stette lì a farle compagnia per tutto il pomeriggio, si affezionò molto a questo stranissimo animale e così lo portò a casa sua. Egli viveva in una casetta in mezzo ad un ampio bosco ricco di salici, betulle, grandi e maestose querce... l'area dove abitava era inoltre molto tranquilla, non si sentiva né il ronzio di api o mosche, né l' ululato di lupi e né miagolii... l'unico rumore che si udiva era il fruscio delle foglie e del vento.

A mezzanotte il ragazzo diede un bacio al nuovo amico e subito dopo si scatenò una grande confusione nel suo piccolo rifugio. Il viscido e puzzolente animale stava cambiando. In testa le iniziarono a crescere fili dorati, i suoi occhi diventarono azzurri e la pelle color rosea... era ritornata la bella fanciulla di prima!!! Il ragazzino si innamorò perdutamente di lei e si mise a ballare con la fanciulla per tutta la notte..

La mattina successiva, il ragazzino non era più un bambino, ma era un principe affascinante e piacevole, dagli occhi verdi come un prato fiorito in primavera e capelli biondi che, rispecchiati al sole sembravano d'oro, e come d'incanto, i vestiti tutti sporchi e rovinati erano scomparsi, il principe stava indossando un bellissimo vestito bianco alternato con l'azzurro... era incantevole!!! Minerva, sempre più invidiosa di Rosalinda, era scomparsa. Di lei era rimasto solo la sfera magica e il gas verdognolo che impietriva le persone del piccolo paesino.

Da Matilde Parravicini, Lorenzo Turiano e Pietro Fatai 1°C

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bello

Anonimo ha detto...

Bellissimo lavoro!!! Brava Matilde,Lorenzo e Pietro!!!!