lunedì 7 febbraio 2011

Nel passato con fantasia

Presenti in ogni tradizione culturale, i miti si incaricano di spiegare l’origine del mondo nei suoi molti aspetti e di custodire memorie condivise, in cui dati di realtà ed elementi fantastici o leggendari si mescolano senza imbarazzo. Le letture proposte in classe hanno sollecitato poi la fantasia e la “penna” di alcuni alunni di prima… vi propongo qui alcuni dei testi nati.
Prof. Francesca Puricelli

La nascita delle stelle


Un giorno, sul pianeta Marte, gli Schifu chiesero ai loro dei di creare un’enorme palla di fuoco da buttare sulla Terra per punire gli Uomini della loro malvagità verso di loro: essi pregavano infatti per la scomparsa degli Schifu e del loro pianeta. Durante il viaggio verso la Terra, la palla infuocata si spezzò in due parti. Queste continuarono a scontrarsi e a spingersi qua e là, finché una delle due deviò e tornò indietro facendo scoppiare e scomparire gli Schifu e il loro pianeta; ma l’altra palla di fuoco aumentava di velocità, quindi l’impatto con la Terra sarebbe stato inevitabile.
Quando però fu vicina alla Terra, un resistente scudo di aria, creato dagli dei per proteggere la Terra, la fermò e il forte impatto fece rompere in milioni di pezzettini la palla infuocata; essi si sparsero nel cielo tutt’intorno alla Terra.
Sono visibili solo di notte perché la luce del giorno è troppo forte e li fa scomparire.
                                                                                                                     (un’alunna di I B)



Il vulcano di Mokato-Kuma

Sull'isola di Mokato-Kuma, viveva un drago molto cattivo che minacciava gli abitanti dell'isola di bruciare il loro villaggio se non gli davano tutto l'oro che raccoglievano nelle loro miniere per poi fonderlo e costruire una casa tutta d'oro.
Allora, tutti gli abitanti dell'isola decisero di far cadere il drago dentro a un vulcano attirandolo con dell'oro posto sull'orlo del cratere, cosicché il drago, non sapendo del buco, vi cadesse dentro.
E così fu.
Gli abitanti dell'isola raccolsero il loro oro e tornarono a casa tranquilli, senza sapere che il drago era riuscito a tornare fuori.
Dopo due giorni, mentre gli abitanti erano lontani, il drago raggiunse il villaggio e lo incenerì.
Quando gli abitanti tornarono al villaggio e trovarono tutto bruciato rimasero stupiti perché pensavano di avere ucciso il drago. Dunque presero fucili, cerbottane, reti, archi e frecce, e si nascosero dietro a dei cespugli ad aspettarlo. Quando arrivò, lo catturarono, lo legarono e lo buttarono dentro al vulcano più profondo.
Da quel giorno il drago ogni tanto sputa del fuoco per bruciare tutto quello che c'è sotto in modo da vendicarsi del male subito.
                                                                                                                     (un alunno di IA)

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