sabato 18 maggio 2013

IL PAPA SEMPLICE


IL PAPA SEMPLICE

di Beatrice Parozzi
 

 

Il 13 Marzo 2013 è stato eletto, in seguito alla rinuncia di Benedetto XVI, il nuovo Papa, Jorge Mario Bergoglio. Si tratta del primo Papa gesuita nella storia della Chiesa e il primo Papa proveniente dalle Americhe.

Dai gesti dei primissimi giorni di pontificato ha fatto intravedere uno stile ben definito: semplice, umile e aperto al mondo come Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.

 “Fratelli e sorelle buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave è quello di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”. Questo è stato il primo saluto di Papa Francesco.

La scelta poi del nome Francesco (primo Papa che lo adotta nella storia della Chiesa), è sicuramente un omaggio alla povertà e alla semplicità che ritiene debbano tornare ad essere lo stile della Chiesa. Il nome di Francesco è anche un ricordo al santo di Assisi, ma anche di molti gesuiti famosi.

Si è presentato ai fedeli affacciandosi alla loggia in Piazza San Pietro, indossando una semplice veste bianca e una croce sul petto in ferro e non d’oro. Non ha nemmeno calzato le classiche scarpette rosse dei Pontefici ma un normale mocassino nero. Ha rinunciato alla mozzetta di velluto bordata di ermellino.

Non ha voluto nemmeno abitare negli appartamenti del Vaticano.

Le sorprese si sono assaporate nei giorni successivi.

La vettura a bordo della quale Papa Francesco ha viaggiato la mattina dopo la sua elezione non è stata del parco auto del Vaticano, ma una semplice vettura al posto di una limousine.

Ha pagato di persona il conto alla Casa del Clero dove ha abitato nei giorni prima del Conclave.

Ha deciso di comportarsi come prima che diventasse Papa, abituato a stare in mezzo alla gente; dice che l’umiltà aiuta ad avvicinarsi agli altri.

Ho assistito alla TV al suo primo Angelus, la piazza era gremita di fedeli e lui si è espresso dicendo “questa piazza grazie ai media ha le dimensioni del mondo”, “Il Signore non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono”.

Il suo comportamento non vuole essere un modo per essere protagonista ma per rendere protagonista la gente.

Ha conquistato tutti, incluso noi giovani che abbiamo bisogno di sogni e di SPERANZA.

 

Vicino ai poveri, alla sofferenza, umile e semplice, Papa Francesco rivoluzionerà la Chiesa.

 

 

 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo, il Sanato Padre Papa Francesco I è un Uomo che sa parlare alla gente in modo semplice ed è compreso da tutti, che sta in mezzo alla gente e sa farsi amare da tantissimi, anche non Cristiani.
Sto ottenendo e mi aspetto ulteriore grande Insegnamento da questo Grande Papa -alla portata di tutti noi-("... non dobbiamo avere paura della bontà e neanche della tenerezza ...").
In questo "Anno della Fede" abbiamo bisogno di Lui, Lui rappresenta "Speranza".