domenica 11 dicembre 2011

Ricreazione



La scuola non è fatta solo di lezioni e di studio. I brevi intervalli della mattina sono momenti importanti per stare insieme e per socializzare, ben descritti in queste riflessioni.
Prof. Arrigoni


“Quarantotto, ma quand’è che finisce?”. È così che passo la prima e la terza ora: fissando l’orologio. Come mai? Perché ci sono gli intervallini, due momenti di svago che mi consentono di sfogarmi. Quando mancano pochi minuti, mi viene l’ansia, un’“ansia di libertà”, ma è come se il tempo non passasse più. Finalmente, quando la campanella suona, tutta la tensione che ho accumulato svanisce ed esco dalla classe contenta. Dopo essermi rilassata, vado davanti alle altre aule ed aspetto che escano le mie amiche. Poi ci rechiamo con altre ragazze in bagno, dove beviamo e ci sciacquiamo la faccia.
La campanella è suonata e devo già ritornare in classe, un po’ triste, ma anche felice di imparare cose nuove. Dopo altre due ore di lezione, la campanella suona di nuovo, segnale d’inizio di un nuovo intervallino. Mi ricongiungo con le mie amiche: ci mettiamo a giocare a calcetto o a ping-pong e ci salutiamo nuovamente, perché anche questo intervallino è già finito.
                                                                                                       Un alunna di  1^A
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L’intervallo è quel momento di pausa e di relax che fa diventare la scuola un posto migliore. Quando manca qualche minuto alla campanella, mi piace fare il conto alla rovescia nella mia mente. Se c’è una lezione che proprio non apprezzo, guardo l’orologio e penso: “Forza, mancano solamente dieci minuti alla festa!”. Ormai nel mio armadio giacciono un paio di racchette che temo non verranno mai usate, perché appena esco dalla classe i tavoli da ping-pong e i biliardini sono tutti occupati. È un fenomeno soprannaturale: si vede un’enorme folla addossata a quelli che stanno giocando, che, dopotutto, sono sempre gli stessi.
Io all’intervallo non faccio grandi cose: gironzolo per il corridoio con alcune ragazze. Non facciamo in tempo ad andare in bagno e a scambiarci due chiacchiere che suona subito la campanella, che indica la fine dell’intervallo.
Se non ci fosse l’intervallo, cosa sarebbe la scuola?
                                                                                                      Un'alunna  di 1^A

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai proprio ragione, secondo me la scuola senza intervallo non sarebbe più la stessa; le lezioni sarebbero troppo lunghe e noiose e poi un pausa non fa mai male...