giovedì 31 marzo 2016

GIORNALINO

I fiori della scuola
di Elsa Greco e Rebecca Buelli


 
Tanti non sanno che dietro il capolavoro del verde della scuola c’è un abile mago che trasforma i semi in fiori colorati, piantandoli con estrema delicatezza e grande abilità: è Cecchelani, il giardiniere che dedica tante ore del suo prezioso tempo ad abbellire il San Giuseppe. Abbiamo deciso di intervistarlo, sperando che ci sveli qualche segreto del suo pollice verde. Gli abbiamo chiesto se il suo lavoro lo entusiasmi o se avrebbe preferito fare un altro mestiere.
Lui ha risposto che sicuramente era una buona occasione per restare dentro il Collegio          Villoresi dopo aver fatto il prof di italiano dal 1971 al 2004. Ci è sembrato che egli abbia una grossa e vasta immaginazione. Ci ha mostrato dei piccoli fiori, ce li ha dati in mano e ci ha detto guardandoci negli occhi: “Anche le piccole cose possono    essere le più grandi, le più meravigliose." Egli pensa molto ai dettagli, anche quelli che ai nostri occhi possono sembrare niente. Ci ha detto:” Basta osservarle da vicino e vedere la magia che contengono.”                                                     
Gli abbiamo dunque, lasciato un po’ di spazio per spiegarci e anche per aggiungere qualcosa da noi tralasciata. Lui ha subito iniziato a parlare dicendoci che il suo lavoro non è poi così complicato, basta solo immaginarlo. Subito dopo ci ha mostrato tutti gli attrezzi che tiene nel carretto: ci ha chiesto se li conoscevamo; in seguito, puntando ogni attrezzo c’ha fatto dire il nome.    Tra quelli c’erano “pala”, “rastrello” e “piccone”. In questa occasione abbiamo proprio capito che lui tempo fa aveva praticato l’arte nell’insegnamento.
Alla fine il nostro caro giardiniere ci ha salutato dicendoci una frase che ricorderemo sempre e che c’è piaciuta molto: “il bello produce il buono.”
Abbiamo ricevuto una piccola ma significativa lezione di bellezza, e speriamo che anche voi abbiate colto il senso profondo. Abbiamo anche avuto la magnifica occasione di comprendere che a volte un lavoro che sembra così semplice rende bello ciò che ci circonda. Ringraziamo ancora il più prestigioso dei maghi e gli auguriamo una vita felice.

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