venerdì 19 ottobre 2012


Durante la recente gita a Pian dei Resinelli, le classi seconde sono state invitate da don Romano a trascorrere una mezz’ora di silenzio di fronte alla natura. Gli alunni hanno poi raccontato la loro esperienza, le impressioni oggettive e i sentimenti provati durante questa pausa di riflessione.
Don Romano ha chiesto ai ragazzi di scandire la mezz’ora nei seguenti momenti.

1. Il primo riguardava l’ambito visivo (vedo, guardo, osservo, contemplo).

 

- Quando ero sopra la montagna, vedevo il lago azzurro come gli occhi di mia mamma. (Giulia)

 - Le nuvole, macchioline soffici e candide, creavano forme di tutti i tipi. (Clara)

 - Le montagne, alte e maestose, sembravano sospese nel nulla. (Matteo)

 - Guardavo le meraviglie della natura: le montagne, i fiori dalla forma strana, le nuvole che cambiavano forma e mi facevano sentire libera, ma anche molto piccola; e per questo sognavo a occhi aperti (Christine)

 - Osservando con attenzione la rugiada mi sono resa conto che esiste un mondo straordinario, magnifico, disturbato solo dall’uomo. (Camilla)

 - Ho osservato la rugiada: è straordinario vedere una massa d’acqua sulla punta d’un filo d’erba. (Giulia)

 - Ho osservato i fili d’erba ed erano tutti uguali, come noi: è inutile prendere in giro gli altri perché siamo tutti esattamente come i fili d’erba. (Edoardo)

 - Mi piacquero soprattutto le immagini casuali disegnate dal vento che modellava le nuvole e le montagne che si estendevano, con i loro colori, per chilometri e chilometri. (Alessandro)

 - Alla fine mi è dispiaciuto perché sarei rimasta a guardare ancora le montagne svettare nel cielo, le spighe di grano piegarsi al vento, a sentire il canto degli uccelli che si rincorrevano. (Carlotta)

 

2. Il secondo chiedeva di ascoltare la musica del silenzio.
 
 

 

- Si sentiva il vento che strusciava fra l’erba. Si ascoltavano gli uccelli cinguettare e si sentiva il silenzio. (Stefano)

 - La musica del silenzio è diversa da quella che ascoltiamo con le cuffiette. (Martina)

 - Ho passato una mezz’ora in silenzio ad ascoltare questo “non rumore”. Guardavo le nuvole, il prato e mi ero accorta che avevo capito: sono partita dal vedere senza significato al contemplare riflettendo. (Margherita)

 - La musica del silenzio è bellissima perché è una musica inesistente. (Francesco)

 - La musica del silenzio è speciale, ti rilassa: è come uscire dal mondo, come essere sola con la natura (Chiara)

 

3. Il terzo mirava a riflettere con la mente.
 
 

 - In mezzo a quella grandezza, mi sono sentita come un granello di sabbia in un’immensa spiaggia: il granello è molto piccolo, ma in sua assenza la spiaggia non esisterebbe. (Vittoria)

 - Grazie agli attimi regalati dalla natura, le emozioni risalgono alla mente più facilmente: inutili ricordi perduti nell’anticamera della memoria. (Sofia)

 - Il fungo mi ha fatto pensare: quelli velenosi hanno un cappello magnifico, ma sono brutti dentro. Ciò che è bello esteriormente non è sempre bello interiormente. (Margherita)

 

Prof. Luigi Arrigoni

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