giovedì 11 febbraio 2010

La mela d'argento


Per la buona notte, gustatevi questa bella fiaba di un allievo di 1C

Prof.sa Sala

LA MELA D’ARGENTO

C’era una volta un paese di nome “Fruit-land” conosciuto da tutti per il suo piccolo e meraviglioso bosco ricco di alberi da frutto. Il vecchio proprietario del bosco aveva piantato, fatto crescere e curato questi alberi tutto da solo utilizzando dei semi magici ricevuti da uno stregone. Si trovavano infatti frutti stranissimi e mai visti: pere a forma di orsetto dal gusto dolcissimo, ciliege gialle enormi e pesche dal nocciolo commestibile.
Al centro del bosco c’era un albero recintato che si distingueva dagli altri perché aveva sui suoi rami delle mele d’oro cosi belle da far incantare chiunque le vedesse. Vicino al melo vi era però un grosso cartello con scritto:

 POTETE RACCOGLIERE TUTTI I FRUTTI DI QUESTO BOSCO, MA  ASSOLUTAMENTE NON RACCOGLIETE LE  MELE D’oro” .

Un giorno, un cavaliere, passeggiando per il paese di Fruit-Land, in cerca del regalo di anniversario per la sua dama, si imbatté nel bosco. Rimase affascinato da tutti questi alberi profumati e coloratissimi, ma appena vide il melo non poté resistere alla tentazione di cogliere un frutto d’oro. 
Subito dopo aver strappato la mela dall’albero, un bagliore lo colpì, e improvvisamente si trovò trasformato in una mela d’argento posta sul ramo più alto.
Alla sera di quel giorno il proprietario si recò, come era solito fare, nel suo bosco, per dare da bere ai suoi alberi e per vedere se qualcuno aveva trasgredito la sua regola. Infatti sapeva che se le mele d’oro erano aumentate significava che qualcuno aveva disobbedito e si era quindi trasformato in una mela. Non gli era mia capitato però di vedere una mela d’argento.
Decise così di andare a consultare lo stregone che gli aveva donato i semi e farsi spiegare cosa fosse successo. Lo stregone gli spiegò che soltanto le persone avide di ricchezza si trasformavano in mele d’oro. Chi si trasformava in una mela d’argento non poteva essere una persona cattiva, ma si trattava di una persona buona che aveva sbagliato. Infatti il cavaliere non voleva rubare la mela per sé, ma voleva semplicemente rendere felice la sua amata.
Così lo stregone e il proprietario decisero di sciogliere l’incantesimo, il cavaliere si scusò con il proprietario, lui lo perdonò e gli preparò una cesta piena di splendidi frutti da regalare alla sua dama.

Un allievo di 1C

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto bello, soprattutto il finale!