mercoledì 3 febbraio 2010

Era una notte...


Era una notte come le altre, quando d’improvviso senza alcuna ragione, come comandato da qualcuno di superiore, i miei occhi si spalancarono. In quell’ attimo una miriade di pensieri mi balenarono in testa. In quel preciso istante mi sentii debole come non mai, la mia testa era vertiginosamente tempestata da sensi di colpa e preoccupazioni. Fino ad allora non avrei mai immaginato quanto crudele fosse stata la mia vita. In quel momento ogni omicidio si era tramutato in un senso di colpa terrificante, travolgente e pesantemente malinconico.
Ero scivolato in un istante di immensa depressione e la soluzione, l’unica soluzione che mi venne in mente era uccidermi, sì uccidermi e farla finita con i fantasmi. Scorsi sul mio tavolino la rivoltella. Mi alzai di scatto e la afferrai. Me la puntai alla tempia, quasi contro la mia volontà, con un gesto automatico e scontato.
Ero stomacato dalla mia figura, sia per aver commesso così tanti crimini e sia per essere arrivato al punto del suicidio. Cosa ne sarebbe stato del mio corpo se mi fossi ucciso. Il suicidio non è una soluzione da uomini di “ferro” come me. Eppure stavo per premere quel maledetto grilletto quando il ricordo di una frase detta da Lucia mi fece sobbalzare. Esitai e nello stesso tempo rabbrividii.
“Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia.”
Mi misi le mani fra i capelli, lasciai cadere la pistola. E piansi. Sì piansi, come solo un uomo stanco e vecchio sa fare. Vecchio e stanco. Ma lì, proprio quella notte, decisi di cambiare la mia vita: avrei cominciato liberando Lucia dal mio castello.
Un alunno di 3C


Una modernissima confessione sul male di vivere?
No, non c’è da preoccuparsi. Un riuscitissimo esercizio di stile da una delle più classiche pagine della letteratura: è la tormentata notte dell’Innominato … vista da vicino.
Prof.sa Sala

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente bello!

Anonimo ha detto...

STUPENDO!

Anonimo ha detto...

MOLTO BELLO; e credo di sapere chi l' ha scritto...

Anonimo ha detto...

é bellissimo, ma chi l'ha scritto?