venerdì 3 settembre 2010

Primo giorno di scuola


Tra poco per i nostri ragazzi sarà il primo giorno di un nuovo anno scolastico: ricominciare, ripartire o, in alcuni casi, iniziare un nuovo percorso.

Una partenza che avviene con un carico fatto di esperienze, conoscenze, abilità conquistate e una valigia vuota, pronta ad accogliere tutto ciò che le situazioni future potranno donare.
Un viaggio che porterà trasformazioni, nulla potrà rimanere incontaminato dal passaggio del tempo, un viaggio dal quale non sarà possibile tornare al punto di partenza.
La gioia, la malinconia, la rabbia, il timore, l'ardire, la speranza, lo scoramento, le gratificazioni, le frustrazioni, riempiranno ogni angolo della valigia per diventare il bagaglio dell'esistenza senza il quale nessuno è se stesso.
Nel DNA è custodito il patrimonio genetico, nel bagaglio della vita c'è l'essenza, l'essere più intimo e profondo di ogni uomo.
Ogni azione, ogni incontro, ogni emozione vissuta, contribuisce alla nostra costruzione, alla definizione del nostro io.
Mi piace pensare ai miei alunni che arrivano a scuola il primo giorno con un grande forziere, magari un po' intimoriti al pensiero di quante cose dovranno fare per poterlo riempire, ma carichi dell'entusiasmo, della curiosità tipica dell'adolescenza e di chi ha voglia di abbracciare il mondo attraverso la conoscenza, i rapporti umani, la gioia di vivere.
Rammentando che si tratta di un contenitore e per quanto bello e sfavillante possa essere, non ha nessun valore se è privo di contenuto, sarebbe come possedere uno splendido scrigno del tesoro senza tesoro!

Buon anno ai ragazzi, ma anche agli insegnanti che mettono nel loro lavoro tanto amore e passione, che parlano di alunni e non di classi, che guardano negli occhi e sanno quando è il momento della ricompensa e quando quello del rimprovero, che amano ciò che insegnano e riescono a trasmettere lo splendore di ciò che rivelano.

Buon anno ai genitori che hanno il durissimo compito di educare i propri figli, senza che nessuno mai gli abbia spiegato come fare e che, in alcune circostanze, si sentono intrappolati tra l'amore incondizionato per i figli e il bisogno di prendere decisioni, talvolta dure e travagliate, per il loro stesso bene.

Lascio un pensiero, per riflettere, qualcosa su cui ragionare, invitando tutti a non aver mai paura di esprimere il proprio convincimento e a sostenere con passione le proprie convinzioni senza compiacersi troppo e soprattutto senza chiudersi nel proprio piccolo orticello.

 “Diceva un foglio bianco come la neve:
"Sono stato creato puro, e voglio rimanere cosi' per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da cio' che e' impuro".
Una boccetta di inchiostro senti' cio' che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non oso' mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch'esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre, puro e casto, ma vuoto.” K Gibran

Un sorriso Lucia Rusconi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Siamo tutti sul pezzo pronti alla ripartenza...