Due favole sulla solidarietà tra diversi scritte da allievi di 1B.
Prof. Caria
Il ragno e la mosca
C’era una volta un ragno che prendeva sempre in giro una mosca dicendole che era brutta e che non sapeva fare niente. Un giorno il ragno camminava vicino ad un fiume e ad un tratto si alzò il vento. Lui, essendo troppo leggero, finì nell’acqua. La mosca se ne accorse e volò subito dal ragno che non riusciva ad uscire dal fiume. Lo prese per la gamba e lo portò sopra il suo corpo volando fino a casa. La mosca asciugò il ragno e si prese cura di lui fino al suo risveglio. Quando aprì gli occhi disse: «Ti ringrazio mosca, non pensavo che dopo tutto quello che ti ho detto mi avresti salvato!»
E la mosca rispose: «Non fa niente ragno: l’importante era che tu non morissi. Per questa volta ti perdono.»
Così il ragno e la mosca divennero grandi amici.
Questa favola insegna che anche se un amico ci prende in giro bisogna ugualmente aiutarlo nei momenti di difficoltà.
Il ragno e la mosca
In una cantina viveva un ragno anziano ma agile che veniva sempre preso in giro da una mosca perché, essendo un ragno, non poteva volare.
La mosca era molto antipatica e un giorno, quando il ragno cadde nell’acqua di un catino e rischiò di affogare, la mosca lo vide ma non lo aiutò.
Per fortuna arrivò una signora che, senza vedere il ragno, svuotò il catino in cui era caduto, permettendogli di continuare a vivere. Allora il ragno tesse una grande tela e, quando la mosca ci rimase impigliata, non la aiutò, facendola morire e mangiandosela.
Chi non aiuta non si aspetti aiuto.