Buona lettura
Prof. Giorgia Ceppi
Il cacciatore e i lupi
Di Angelica Berardi, Martino Domenicali , Andrea Locati , Cecilia D’Amora
Un cacciatore andò nel bosco e incontrò un lupo, lo uccise e
lo portò a casa sua come trofeo. Il giorno dopo tornò nel bosco perché, il giorno prima, la
battuta di caccia era andata bene e voleva altri trofei.
Trovò due lupi e, ingordo com’era, li volle uccidere tutti e
due ma, dopo il primo colpo di fucile, i due scapparono e lui rimase a mani
vuote.
Questa favola insegna che chi troppo vuole nulla stringe.
La formica e la
briciola di pane
Di Emma Ripamonti, Alves e silva Anderson e Riccardo Colabucci
C’era una volta una formica che non riusciva a portare al
formicaio una briciola di pane. Due formiche che passavano di lì le dissero che
l’avrebbero volentieri aiutata ma in cambio si sarebbero prese due terzi della
briciola di pane. La formica, ingorda ed egoista, rifiutò perché voleva la briciola tutta per sé.
Alla fine la formica non riuscì a portare al formicaio la
briciola di pane e fu costretta a tornare a casa a mani vuote.
La favola insegna che chi troppo vuole nulla stringe.
Le animpiadi
Di Pietro Maggioni, Alfonso Giuliani, Serena Fiumanò,
Edoardo Olivieri
C’ era una volta un gatto che pensava sempre e soltanto a sè
e non aiutava mai gli altri. Si allenava per le “animpiadi”, le olimpiadi degli
animali. i topi sentirono la notizia ed incominciarono anche loro ad allenarsi.
Un mese dopo iniziarono le animpiadi; la prima prova
consisteva nell’ attraversamento di un fiume, ma non bisognava toccare l’
acqua.
Il gatto, sicuro della vittoria, parti’ per primo ma fallì
mentre il gruppo di topi facendo un toponte, cioè un ponte di topi, arrivò
sull’ altra sponda e guadagnò il primo posto.
La seconda prova consisteva nel raggiungere un traguardo. Il
gatto ovviamente superò tutti ma il gruppo di topi fece la topulta, la
catapulta di topi, così arrivarono al traguardo per primi.
Il gatto scontento scoprì che l’ unione fa la forza e così
trovò compagni di gruppo con cui gareggiare.
La renna e l’elefante
Di Edoardo D’Alessandro, Filippo Calcaterra, Gabriele
Bianchi e Fabio Crippa
Una renna si vantava per la sua bellezza ed un giorno un
elefante le propose di fare una sfilata di moda.
La renna, sapendo di vincere, accettò con sicurezza e tranquillità
e lo prese in giro per la sua stazza.
Quando arrivò il giorno della grande sfilata, l’elefante
aveva un piano ben preciso per vincere: sfilare per primo. Con il suo peso
infatti la passerella si ruppe in più punti e si crearono profonde crepe. La renna
che sfilò per seconda cadde rovinosamente in uno di questi buchi.
L’elefante vinse quindi la gara e con grande felicità disse
alla renna : “Ride bene chi ride ultimo” perché la furbizia batte la bellezza.