Stavo cercando il modo per augurare buon anno scolastico, legandomi al tema che ci accompagnerà quest'anno - Il viaggio- , ho trovato alcune righe, scritte tempo fa, adatte allo scopo e ve le propongo.
Primo giorno di un
nuovo anno scolastico: ricominciare, ripartire o, in alcuni casi, iniziare un
nuovo percorso.
Una partenza che avviene con un carico fatto di esperienze,
conoscenze, abilità conquistate e una valigia vuota, pronta ad accogliere tutto
ciò che le situazioni future potranno donare.
Un viaggio che porterà trasformazioni, nulla potrà rimanere
incontaminato dal passaggio del tempo, un viaggio dal quale non sarà possibile
tornare al punto di partenza.
La gioia, la malinconia, la rabbia, il timore, l'ardire, la
speranza, lo scoramento, le gratificazioni, le frustrazioni, riempiranno ogni
angolo della valigia per diventare il bagaglio dell'esistenza senza il quale
nessuno è se stesso.
Nel DNA è custodito il
patrimonio genetico, nel bagaglio della vita c'è l'essenza, l'essere più
intimo e profondo di ogni uomo.
Ogni azione, ogni incontro, ogni emozione vissuta
contribuisce alla nostra costruzione, alla definizione del nostro io.
Mi piace pensare ai miei alunni che arrivano a scuola il
primo giorno con un grande forziere, magari un po' intimoriti
al pensiero di quante cose dovranno fare per
poterlo riempire, ma carichi dell'entusiasmo, della curiosità tipica
dell'adolescenza e di chi ha voglia di abbracciare il mondo attraverso la
conoscenza, i rapporti umani, la gioia di vivere.
Rammentando che si tratta di un contenitore e per quanto
bello e sfavillante possa essere, non ha nessun valore se è privo di contenuto,
sarebbe come possedere uno splendido scrigno del tesoro senza tesoro!
Buon anno ai ragazzi, ma anche agli insegnanti che mettono
nel loro lavoro tanto amore e passione, che parlano di alunni e non di classi,
che guardano negli occhi e sanno quando è il momento della ricompensa e quando
quello del rimprovero, che amano ciò che insegnano e riescono a trasmettere lo
splendore di ciò che rivelano.
Buon anno ai genitori che hanno il durissimo compito di
educare i propri figli, senza che nessuno mai gli abbia spiegato come fare e
che, in alcune circostanze, si sentono intrappolati tra l'amore incondizionato
per i figli e il bisogno di prendere decisioni, talvolta dure e travagliate,
per il loro stesso bene.
Lascio un pensiero per riflettere, qualcosa su cui ragionare,
invitando tutti a non aver mai paura di esprimere il proprio convincimento e a
sostenere con passione le proprie convinzioni senza compiacersi troppo e
soprattutto senza chiudersi nel proprio piccolo orticello.
“Diceva un foglio bianco come la neve:
"Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei
essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir
toccato da ciò che è impuro".
Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore
scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma
anch'esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase
puro e casto per sempre, puro e casto, ma vuoto.” K Gibran
Lucia Rusconi