Poche settimane fa, gli alunni di
2A e 2B si sono recati in gita all’Hangar Bicocca per affrontare un percorso di
approfondimento sull’arte contemporanea. Presentiamo qui alcune delle loro
riflessioni.
Prof. Luigi Arrigoni
All’esterno della struttura hanno
ammirato la scultura astratta di Fausto Melotti, La sequenza, realizzata nel 1981:
La sequenza è composta
da tre file di pannelli d’acciaio. Nella prima fila sono molto ravvicinati;
nella seconda i pannelli sono un po’ più distaccati; nella terza sono
completamente distanti. (Vittoria)
La sequenza
rappresenta una sequenza musicale melodica: è come un canto dolce che ti fa
rilassare (Andrea)
Melotti vuole
rappresentare la sequenza della vita, come quella delle note musicali. (Mattia)
L’opera vuole
rappresentare la vita, che è una sequenza continua; ci sorprende sempre come
una melodia. (Lorenza)
L’opera vuole
rappresentare la vita, che è piena di curve, pericoli, paure e crudeltà.
(Giada)
Alla scultura astratta
corrisponde un’emozione che prova l’artista. (Margherita)
Si andava dalla prima
torre, più curata, all’ultima, malconcia, brutta e storta: era come il cammino
della vita. (Alessandro)
Sono rimasto a
guardare le torri, stupito e impressionato dalla loro stabilità. (Francesco)
I palazzi erano
altissimi: sembrava un’illusione ottica, sembrava che il soffitto fosse
infinito. (Sofia)
L’artista vuole
esprimere la tristezza dell’abbandono definitivo delle case. (Margherita)
Ogni torre è sostenuta
da dei libri, che rappresentano la storia, che non va mai dimenticata.
(Francesco)
Ogni torre aveva un
simbolo che la caratterizzava. (Camilla)
Nella prima torre
c’erano dei quadri, che ricordavano i volti infranti dalla guerra. (Gabriele)
C’erano tante tele
bianche: ognuno poteva pensare e dipingere in quell’opera ogni suo pensiero.
(Giulia)
C’erano dei quadri
lasciati vuoti per poter esprimere le nostre opinioni. (Martina)
A terra l’artista
aveva appoggiato dei meteoriti: ricordavano come tutta la Germania fosse stata
bombardata. (Matteo)
Vicino alla seconda
torre mise dei sassi per rappresentare dei meteoriti che ricordavano tutti i
caduti. (Edoardo)
Con quelle case tutte
rotte, secondo le me torri assomigliavano alle favelas di Rio. (Camilla)
Kiefer voleva
comunicare a tutti gli spettatori di imparare dai propri errori prendendoli
come un riferimento per migliorare se stessi. (Alessandro)
Le emozioni erano
contrastanti: prima angoscia, paura e poi speranza. (Emanuele)
L’opera era molto
suggestiva: mi ha fatto capire che la vita non va sprecata, ma vissuta nel
momento. (Andrea)
La positività,
rappresentata dal bianco, combinata con la negatività, rappresentata dal nero,
forma il mondo d’oggi. (Mattia)
Ho provato sensazioni
molto diverse come felicità, paura, senso di stranezza. (Martina)
Ho provato tristezza,
mal di testa, sorpresa e noia. (Giulia)
Il percorso si è concluso nel
laboratorio. Agli studenti è stato chiesto di realizzare con diversi materiali
un’opera astratta che esprimesse le loro emozioni
Ho voluto
rappresentare la confusione che a volte provo nella mia mente. (Margherita)
Ho cercato di
esprimere la leggerezza della cose formando su un cartoncino nero ondulazioni
bianche e creando asterischi con il gesso. (Giulia)
Sul nero ho aggiunto
la lana e la carta bollata; sul bianco pezzi di cartoncino nero: significava
che il buono ha sempre qualcosa di negativo, mentre il cattivo ha sempre
qualcosa di buono. (Matteo)
Ho voluto
rappresentare l’Universo con dei puntini: i pianeti a occhio nudo possono
essere disordinati, ma nel loro ordine hanno un tempo preciso. (Alessandro)
4) La mia opera si
chiama Sentimenti infranti. Mi sono
ispirata ai sentimenti che provo quande cade la neve. La neve sono i sentimenti
che si infrangono sul fondo del disegno; le lacrime sono i pezzi di ghiaccio
che si sciolgono prima ancora di cadere. (Lorenza)
Ho disegnato un
nonsense: potrebbe rappresentare la vita senza senso di qualcuno che non ha
voglia di vivere. (Clara)
Ho provato a
rappresentare l’ordine, raffigurando le lancette che si mettono a posto.
(Mattia)
La mio opera si chiama
Explosion of Emotions. Raffigura un
nucleo centrale fatto con una spirale di colla vinilica (che rappresenta le
emozioni racchiuse nella mente) e pezzi di cartoncini neri su fondo bianco,
che, a “sequenza” esplodono verso l’esterno del foglio (rappresentano la
liberazione delle emozioni). (Sofia)
La mia opera
rappresenta la vita, che passa molto velocemente con momenti belli e momenti
brutti. C’è molto caos e la morte è dietro l’angolo. La spirale nel disegno
rappresenta la morte, gli scarabocchi rappresentano il caos e i trattini
rappresentano la vita che passa. (Giada)
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