Di seguito alcuni finali della fiaba "Nevina e Fiordaprile" elaborati dai ragazzi di 1A.
Prof.sa Ortolani
Finale1
....Allora Fiordaprile porto’ il corpo di Nerina fino al confine con il regno di Gennaio.
Quando Gennaio vide arrivare il corpo esanime e incosciente di sua figlia scatenò la sua ira contro gli abitanti del regno di Fiordaprile: sommerse di neve le coltivazioni, le piante e gli animali.
Gli abitanti implorarono Fiordaprile di liberarli dalla neve e dal ghiaccio, cosi’ Fiordaprile si reco’ da Gennaio e gli chiese di far sparire la neve e il ghiaccio che devastavano i campi dei suoi sudditi e chiese anche di poter amare liberamente Nerina.
Dapprima Gennaio fu scortese ed arrogante, ma poi, non volendo privare sua figlia del suo amore e capendo le ragioni di Fiordaprile, diede retta al Principe e decise ritirare le sue nevi.
Decise inoltre che Nerina avrebbe potuto sposare Fiordaprile a patto che gli sposi vivessero sei mesi nel suo regno e sei mesi nel regno della primavera.
Fu così che Gennaio creò i ghiacciai e le nevi perenni, per permettere a Nerina di vivere senza alcun pericolo anche nel regno del marito.
Nerina sposo’ Fiordaprile, il quale alla morte di Gennaio divenne il re del regno del suocero.
Finale2
… Il suo volto prendeva la trasparenza della bolla che sta per dileguare.
Fiordaprile sarebbe stato perso senza la sua Nevina: doveva assolutamente fare qualcosa per salvarla! Allora andò a raccogliere un fiore, tutto variopinto e molto profumato, che nel suo paese era curativo e lo fece annusare a Nevina la quale si risvegliò subito. Fiordaprile era felicissimo!
Decisero di avviarsi verso il regno di Nevina perché lei glielo voleva far vedere.
- Fiordaprile! Vieni a vedere il mio regno, però mettiti una giacca perché potrebbe fare molto freddo!
I due si incamminarono. Nevina fece fare a Fiordaprile tutto il giro del suo regno e gli fece conoscere Gennaio che era entusiasta di vederlo. Fiordaprile volle sposarla e per questo si affrettarono nel regno di Fiordaprile.
Con l’aiuto degli gnomi e delle fatine colorate, decisero di costruire un bellissimo castello. Era meraviglioso! Da un lato c’erano distese immense di prati verdi e di fiori profumati con un mare limpido e tanti pesci colorati; mentre dall’altro si trovavano montagne ghiacciate e boschi di altissimi pini punteggiati di neve. Inoltre c’era una pista da sci dove Nevina e Fiordaprile potevano scivolare felici.
Nevina chiese alle belle fatine di far scendere una pioggia di fiocchi di neve e un vento freddissimo sul suo letto a baldacchino. Fiordaprile, invece, chiese di far scendere un vento tiepido e il profumo dei fiori del suo tappeto verde.
Nevina e Fiordaprile ebbero due bellissimi figli: un maschietto di nome Febbraio e una femminuccia che chiamarono Fiore, così vissero felici e contenti per il resto dei loro giorni.
Finale3
Per fortuna appena superato il confine Nevina si svegliò e riprese le forze potè parlare con Fiordaprile. Così decisero di sposarsi e di costruire il loro palazzo esattamente sul confine fra i loro due regni di modo che potessero stare insieme e vivere tranquillamente entrambi.
I cittadini però cominciarono nuovamente a lamentarsi perché non volevano avere nel regno contemporaneamente l’inverno e la primavera, così andarono al palazzo a protestare.
Dopo molte discussioni, per accontentare i sudditi, i due principi furono costretti a dividere di nuovo i regni.
Passarono i mesi ed accadde una cosa molto curiosa: il regno primaverile si stancò di vivere sempre nella stessa stagione e così capitò anche agli abitanti del regno d’inverno che si dicevano annoiati dalla monotonia del paesaggio.
Allora fecero un accordo: inventarono le stagioni e da quel momento in avanti nel regno si susseguirono estate, autunno, inverno e primavera.
Così poterono fare altri sport: in estate si potè nuotare nel mare, d’inverno si potè sciare ed in ogni stagione il paesaggio cambiava aspetto e le cose si trasformavano.
Nevina, con il passare del tempo si abituò ai cambi climatici ed ai diversi colori ed insieme a Fiordaprile regnò e visse felice e contenta.
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