martedì 22 dicembre 2009

Natali vecchi, natali nuovi


Arriva l’inverno, con le sue giornate buie e fredde, mitigate solo dal calore delle feste in famiglia e con gli amici. Tempo di affetti, di intimità, ma anche di pause, stupore e speranza davanti al mistero della Natività, e sguardi verso scenari di incanto.
Auguro a tutti Buon Natale e Felice 2010, e per farlo prendo in prestito le parole di Mario Rigoni Stern: un grande scrittore italiano innamorato della semplicità e della montagna. In questa pagina una sua passeggiata sugli sci di fondo si trasforma in un canto di meraviglia e pace interiore nate davanti alla bellezza di un bosco montano.


Prof.ssa Ferrario

...Già, perchè nei giorni delle feste malinconiche dell'inverno - che tristezza i turisti che fanno la coda per lungo tempo dietro gli impianti di risalita a ridosso di giganteschi posteggi d'auto! - sono solito andare da solo per luoghi dove sono stimolato a ricordare e pensare volti oltre la realtà attuale.
È affascinante il silenzio con il sole sul bosco dove solamente qualche solitaria cincia parla con gli abeti, è dolcissimo scivolare sui cristalli della neve con i legni bene sciolinati, e il respirare libero fino in fondo ai polmoni, e i muscoli delle gambe e delle braccia alternarsi nel ritmo del passo concordemente con il respiro: è il battito della vita che senti pulsare. In questo stato felice il pensiero va oltre il tuo corpo, e ritrova un infinito  dove le realtà del presente è sostituita da una rêverie dolcissima. Natale laico, questo?
I segni della presenza di un urogallo sotto un secolare abete bianco, la traccia di un capriolo sulla neve immacolata di un sentiero, il muoversi di un ramo cagionato da uno scoiattolo non imprigionano la tua curiosa sensibilità, ma ti fanno sentire con “loro”: animali, alberi, cielo, sole nel kòsmos. E vai leggero con gli sci sui cristalli di luce.


(Mario Rigoni Stern, 1921 - 2008)

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