Durante la recente gita a Pian dei
Resinelli, le classi seconde sono state invitate da don Romano a trascorrere
una mezz’ora di silenzio di fronte alla natura. Gli alunni hanno poi raccontato
la loro esperienza, le impressioni oggettive e i sentimenti provati durante
questa pausa di riflessione.
Don Romano ha chiesto ai ragazzi di
scandire la mezz’ora nei seguenti momenti.
1. Il primo riguardava l’ambito
visivo (vedo, guardo, osservo, contemplo).
- Quando ero sopra la montagna, vedevo il lago azzurro come gli occhi di
mia mamma. (Giulia)
- Le nuvole, macchioline soffici e candide, creavano forme di tutti i tipi.
(Clara)
- Le montagne, alte e maestose, sembravano sospese nel nulla. (Matteo)
- Guardavo le meraviglie della natura: le montagne, i fiori dalla forma
strana, le nuvole che cambiavano forma e mi facevano sentire libera, ma anche
molto piccola; e per questo sognavo a occhi aperti (Christine)
- Osservando con attenzione la rugiada mi sono resa conto che esiste un mondo
straordinario, magnifico, disturbato solo dall’uomo. (Camilla)
- Ho osservato la rugiada: è straordinario vedere una massa d’acqua sulla
punta d’un filo d’erba. (Giulia)
- Ho osservato i fili d’erba ed erano tutti uguali, come noi: è inutile
prendere in giro gli altri perché siamo tutti esattamente come i fili d’erba.
(Edoardo)
- Mi piacquero soprattutto le immagini casuali disegnate dal vento che
modellava le nuvole e le montagne che si estendevano, con i loro colori, per chilometri
e chilometri. (Alessandro)
- Alla fine mi è dispiaciuto perché sarei rimasta a guardare ancora le
montagne svettare nel cielo, le spighe di grano piegarsi al vento, a sentire il
canto degli uccelli che si rincorrevano. (Carlotta)
2. Il secondo chiedeva di ascoltare la
musica del silenzio.
- Si sentiva il vento che strusciava fra l’erba. Si ascoltavano gli
uccelli cinguettare e si sentiva il silenzio. (Stefano)
- La musica del silenzio è diversa da quella che ascoltiamo con le
cuffiette. (Martina)
- Ho passato una mezz’ora in silenzio ad ascoltare questo “non rumore”.
Guardavo le nuvole, il prato e mi ero accorta che avevo capito: sono partita
dal vedere senza significato al contemplare riflettendo. (Margherita)
- La musica del silenzio è bellissima perché è una musica inesistente.
(Francesco)
- La musica del silenzio è speciale, ti rilassa: è come uscire dal mondo,
come essere sola con la natura (Chiara)
3. Il terzo mirava a riflettere con
la mente.
- In mezzo a quella grandezza, mi sono sentita come un granello di sabbia
in un’immensa spiaggia: il granello è molto piccolo, ma in sua assenza la
spiaggia non esisterebbe. (Vittoria)
- Grazie agli attimi regalati dalla natura, le emozioni risalgono alla
mente più facilmente: inutili ricordi perduti nell’anticamera della memoria.
(Sofia)
- Il fungo mi ha fatto pensare: quelli velenosi hanno un cappello
magnifico, ma sono brutti dentro. Ciò che è bello esteriormente non è sempre
bello interiormente. (Margherita)
Prof. Luigi Arrigoni
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