Durante la distribuzione delle pagelle, la scorsa settimana, la frase di una mamma mi ha portata a fare alcune considerazioni che mi fa piacere condividere con la speranza che qualcuno mi esponga il proprio punto di vista.
La frase è la seguente:
“Ho chiesto per anni di avere le valutazioni online, finalmente vi siete decisi”
Banalmente ho pensato:
“I genitori hanno modo di avere in tempi brevi,talvolta prima degli stessi interessati,gli alunni, tutte le valutazioni dei propri figli”
La comodità della tecnologia.
La velocità di internet.
Niente di più.
A fronte di un ulteriore impegno degli insegnanti, c'è un grosso vantaggio di tempo, di tira e molla con i figli: “Il vademecum è rimasto sotto il banco!” “La prof. non mi ha dato il voto”ecc.
In più c'è il vantaggio di poter leggere e verificare di persona, ciò che è riportato sul foglio raccolta dati, relativamente ai comportamenti, alla mancanza o meno di firme, materiali, compiti ecc.
Però, mi sento, come insegnante e come mamma, di approfondire ciò che in apparenza sembra riservare solo elementi positivi.
Premetto che sono convinta che, la scuola e gli insegnanti debbano camminare di pari passo con il cambiamento, le innovazioni e la trasformazione della società e non arrancare, rincorrendo,ma restando sempre troppo lontani da ciò che invece è aderente ai nostri utenti, gli studenti, proprio per questo, pennino e calamaio sono elementi decorativi della mia scrivania, anche se, ogni tanto, per un certo gusto un po' retrò, li utilizzo, magari per scrivere biglietti di auguri.
Torniamo alle valutazioni online.
Pensandoci bene, vedo un grosso rischio se non viene gestito dai genitori in modo corretto.
Il rischio è limitare la crescita del senso di responsabilità dei ragazzi e limitare i momenti di dialogo,in alcuni casi già drammaticamente ridotti all'osso, tra genitori e figli.
Provocatoriamente dico:”Perché collegarmi alla pagina delle valutazioni di mio figlio e -spiare- anziché invitarlo a sedersi accanto a me con il più vetusto vademecum e confrontarsi, nel bene e nel male, non su sterili numeri, ma su ciò che dentro quei voti si è costruito o non realizzato.
Provate a pensare alla luce negli occhi di un ragazzo che vede gratificata la sua fatica e vi comunica un voto di piena soddisfazione, oppure alla preoccupazione nell'espressione del viso di chi quei voti non li ha raggiunti e che solo una sfumatura negli occhi può farci riconoscere come mancanza o difficoltà.
Sono solo sfumature nell'espressione del viso che noi genitori però nel corso degli anni dobbiamo imparare a riconoscere.
“Se mio figlio non studia e non fa il suo dovere lo posso sapere subito e non devo aspettare il suo cincischiare o i suoi ritardi di comunicazione, posso avere tutto sotto controllo sempre!”
La riflessione da fare sarebbe:
“Perché mio figlio non mi confida subito le sue difficoltà?”
I motivi possono essere milioni, tra cui anche il non voler deludere i genitori, ma quando si arriva a falsificare una firma, quando si arriva al punto da mettere in atto stratagemmi e strategie per non far arrivare la notizia a casa, forse c'è qualche cosa di più, forse c'è un disagio che vale la pena esaminare attentamente.
Ma come saperlo se gli si toglie la possibilità di decidere se farlo oppure no?
Come ho scritto prima si tratta di una cosa nuova di grande utilità e comodità, purtroppo la fatica di crescere, come la fatica di educare non prevedono né la facilità né la comodità, quindi?
Quindi si tratta come sempre di trovare equilibrio nella gestione di uno strumento che potrebbe divenire controproducente e deleterio se usato male.
Accendete il PC, controllate la situazione scolastica dei vostri figli, ma fatelo in loro presenza, imparate a leggere nei loro occhi la gioia, la paura, la preoccupazione, la serenità......
Soprattutto lasciate che siano i protagonisti del loro lavoro e non bloccategli la soddisfazione della trasmissione delle buone notizie, come pure la fatica di trovare la forza, quando le parole devono mettere in evidenza difficoltà o carenze, violando il loro diritto di essere i primi attori della loro storia
Ricordate, ascoltare e osservare SEMPRE.
Un sorriso
Lucia Rusconi
5 commenti:
Personalmente preferisco veder i voti sul vademecum e condividere i motivi delle valutazioni all'uscita da scuola.
Trovo utile che vengano evidenziati i comportamenti non consoni, sarebbe bello avere evidenziate anche le note di merito, i comportamenti positivi.
Come tutti gli strumenti informatici, dovremmo essere "educati" ad usarli per tranne il meglio.
Nel foglio raccolta dati sono evidenziate anche le note di merito, di conseguenza,sarà possibile "leggerle" online.
Unsorriso
Lucia
silenzio e solitudine .........è quello che vedo nei ragazzi oggi, forse se ci fermassimo un attimo ad ascoltare i loro silenzi ma siamo troppo presi dalle nostre vite frenetiche e cosi anche la comodità dei voti online ci fa dimenticare quanto poco basterebbe per rendere felici noi e loro, dialogo e ascolto le cose che mancano di più..................condivido le sue perplessità .
Condivido quanto da lei sottolineato e la sua perplessità nell'utilizzo di questo strumento.
Personalmente preferisco condividere attraverso il dialogo o la comunicazione diretta i successi o le difficoltà di un particolare momento.
Gli occhi, il sorriso o una particolare tensione in viso valgono più di qualsiasi strumento tecnologico.
.....siamo fortunati ad avere professori come lei.....
Vorrei precisare che non sono contraria tout court,lo strumento è interessante, ma non può, anzi, non deve mai sostituire il rapporto umano.
Un sorriso
Lucia Rusconi
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