"Inventa, descrivi e fai agire un personaggio di una fiaba. Puoi scegliere una figura del mondo contemporaneo e puoi fruttare la tecnica del rovesciamento delle aspettative."
Questa era la traccia, buona lettura.
Prof. Maria Sala
C’era una volta un principe chiamato Azzurro. Aveva una corporatura alta e magra; i suoi occhi erano di un colore cristallino e limpido. I suoi capelli, nero pece, erano corti e lisci e la sua bocca era di un rosso carminio e sembrava vellutata come i petali di una rosa.
Le ragazze, però, non lo apprezzavano perché era molto pauroso. Infatti, il principe Azzurro aveva paura di qualunque cosa gli fosse davanti; un giorno un uccellino, per sbaglio, volò dentro la sua stanza e lui iniziò a strillare come una femminuccia, mettendo a repentaglio il cuore del povero volatile.
I suoi genitori, stanchi del suo carattere, lo mandarono via dal castello con una scusa:
“Caro, ormai per te è l’ora del matrimonio.” disse severamente suo padre. Poi rivolto ad una serva disse: “ Prepara le sue valigie, fra una settimana partirà per la via dell’amore.”
La madre, un po’ dispiaciuta, si mise a piangere per l’idea di dover perdere suo figlio.
“Figliolo mio, spero che il tuo cuore ti guidi verso il tuo vero amore!”
La settimana passò e, dopo aver salutato i genitori, Azzurro partì.
Uscito dalle mura della città, il principe vide in lontananza il sentiero che portava al bosco.
Quando arrivò, scoprì che era anche peggio di quello che pensava: fiori, farfalle, scoiattoli, alberi verdi e altre cose che, secondo Azzurro, erano troppo sgargianti.
Quando fu nel fitto del bosco vide una sagoma nera che stava affrontando una bestia terribile: il lupo!
Quella ragazza era Cappuccetto Nero, la cugina di Cappuccetto Rosso, e, al contrario del principe, non aveva paura di niente, neanche del lupo.
Azzurro restò a casa di Cappuccetto per un po’ di tempo, infatti lui voleva “trovare” un po’ di coraggio per poter completare la sua “missione”; così si fece aiutare da una bambina di otto anni, temuta da tutte le bestie del bosco, compreso il lupo.
Cappuccetto, miracolosamente, riuscì a far capire ad Azzurro che niente nella vita è davvero così pauroso.
Azzurro, finite le sue “lezioni”, ritornò al castello dai suoi genitori.
Essi, pentiti per l’atteggiamento avuto, organizzarono un ballo per avvertire tutte le ragazze che il principe era cambiato e che stava cercando moglie.
La fine la conosciamo già tutti: Cenerentola arriva al ballo, i due si innamorano e si sposano. Un'alunna di 1^C
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