MEZZOLDO: LA CAMMINATA
SOTTO LA NEVE
di Van Buggenum Giulia
Mezzoldo,
classi prime. Ci svegliamo con una grande sorpresa: la neve! Terminata la
colazione il Don ci ha invitato a metterci gli scarponi: tutti pronti per una
camminata fino a Passo San Marco, il sole ci accompagnava. È stata
un’esperienza stancante, ma allo stesso tempo meravigliosa. All’andata tutti si
tiravano palle di neve per non pensare alla fatica della salita. Quando siamo
arrivati in cima è stato un vero sollievo! Una decina di minuti nella baita per
riscaldarci un po’ e poi siamo subito ripartiti per tornare in albergo. Dalla
strada si alzava una nebbia sottile, simile a vapore…fantastico: la neve che si
stava sciogliendo creava questo scenario suggestivo. Abbiamo preso tante
scorciatoie rischiando di scivolare un po’ di volte sulla neve fresca. Arrivati
in hotel eravamo tutti fradici…e affamati!!
Ripensando a
questa esperienza mi accorgo che è stato un regalo di mille emozioni: ad un
certo punto del tragitto, abbiamo addirittura superato le nuvole! Davanti ai
nostri occhi è apparso uno spettacolo: un “cerchio” di montagne ci abbracciava.
Eravamo tutti congelati, ma il paesaggio stupendo di quelle montagne innevate che illuminate dal sole sembravano rosa, ci riscaldava.
Alla sera io e le mie amiche siamo state prese da un po’ di nostalgia per la fine della gita. Non abbiamo lasciato, però, che questa nostalgia avesse il sopravvento: credo, infatti, che il segreto sia non rimpiangere troppo il passato ma ricordarlo con piacere per poi godersi il presente insieme alle persone che si amano.
Padiglione
Spagna: esperienza Expo
di Gatti Francesca
Visitare “Expo:
nutrire il pianeta, energia per la vita” ci
ha permesso di vedere tanti
paesi uniti per un unico tema: fame zero nel mondo, che è anche lo slogan dell’ ONU. L’
ONU è un’associazione che raccoglie fondi per dare cibo ai bambini. Grandi scatole piene di soldi offerti
dai visitatori per questo nobile scopo ci ricordavano, ad ogni passo, che la
generosità esiste ancora. Visitando il padiglione della Spagna abbiamo osservato la varietà di cibi
presenti nel paese; questi erano
scritti in tre lingue: italiano, lingua del nostro paese, sede dell’evento,
spagnolo lingua del paese rappresentato dal padiglione e infine inglese una
delle lingue più conosciute al mondo. Abbiamo potuto osservare valigie su cui
scorrevano parole in associazione, ad esempio “arance= vitamine”, “zucchero=
calorie”. All’ interno vi era anche un albero interamente realizzato con
cartelloni i quali riportavano espressioni riguardanti il pranzo e la cena. Mi
ha colpito molto vedere così tante persone nel padiglione …chissà se la visita
all’Expo ha permesso loro di riflettere su un tema così complesso che coinvolge
il mondo intero.
OPEN DAY: LABORATORIO DI MATEMATICA
di Novaresi Marco
All’ Open Day della Scuola secondaria di
Primo grado era presente un laboratorio di matematica gestito dalla prof.
Magni. I bambini che visitavano il laboratorio venivano subito coinvolti in
un’attività: ricevevano dei fogli sui quali era disegnato un castello di Halloween.
Il lavoro consisteva nel trovare e colorare almeno 5 forme geometriche all’
interno della struttura. In seguito veniva dato loro un foglietto con tanti
puntini da unire: completato il lavoro, appariva una figura legata al tema di
Halloween come una bara, una ragnatela, un mostro, una zucca… Infine si
dovevano scrivere su un cartellone le iniziali del proprio nome e cognome all’
interno di una forma geometrica. Mi è piaciuta questa esperienza perché è stata
molto interessante e inaspettata… I bambini mi sono sembrati molto attenti e
si sono divertiti: dopo questa giornata hanno sicuramente capito un po’ di più
che cosa li aspetta e che cosa significa fare matematica alla scuola media!
MEZZOLDO…in
maschera
di Bonzi Irene
Ogni anno la
scuola media si trasferisce per qualche giorno a Mezzoldo, un tranquillo
paesino sperduto tra le montagne della Val Brembana.
Lì, durante
il pomeriggio, dopo aver giocato e camminato, io e i miei compagni abbiamo
seguito dei laboratori su specifici temi. Quest’anno, per il tema di Expo
Milano 2015, ci è stato proposto di costruire delle “maschere di frutta”. Ci hanno
diviso in coppie e ci hanno spiegato come avremmo dovuto creare dei frutti con
la pasta di sale per poi metterli insieme così da formare le maschere. All’inizio
ero un po’ diffidente, mi sembrava un po’ una presa in giro…ma comunque mi sono
messa in gioco e ci ho provato.
Abbiamo
iniziato a lavorare con tutto il nostro impegno… a volte i frutti non erano proprio
perfetti così chiedevamo aiuto alle ragazze che realizzavano dei veri e propri
capolavori. Alla fine però ci siamo accorti che il risultato finito più che un
capolavoro sembrava una vera opera d’arte: le nostre “opere” erano quasi più
belle di quelle dell’Arcimboldo!!!
Il
laboratorio è stato un’esperienza molto istruttiva perché mi ha insegnato a
collaborare anche con persone che non considero le mie amiche più strette:
lavorare in gruppo è stata un’occasione per conoscere meglio i miei
compagni.
In forma per l’Open Day
di Cantù Chiara
Il 24 ottobre si è svolto l’Open
Day della scuola. Ai nuovi studenti e ai loro genitori sono state presentate le
materie di studio della Secondaria di primo grado attraverso molte attività che
gli studenti avevano preparato nelle settimane precedenti. Per esempio, nelle
aule si potevano incontrare gli insegnati di Italiano, Inglese, Spagnolo, Musica
e nel parco si poteva fare conoscenza con una delle più affascinanti attrazioni
della nostra scuola: il ponte tibetano, che, per l’occasione, era stato allestito
con dei palloncini colorati che creavano una atmosfera accogliente e divertente.
L’obiettivo del professor
Radaelli era di far fare ai ragazzi un’esperienza di fiducia sfruttando le loro
capacità di equilibrio, ma non da soli, perché ciascuno di loro era
accompagnato da uno studente del Collegio.
Non tutti i ragazzi che hanno partecipato all’attività hanno avuto le stesse reazioni: alcuni hanno trovato difficile attraversare il ponte, mentre per altri è risultato un gioco da ragazzi. Ai più piccoli e ai meno temerari, anziché la traversata del ponte era proposto un passaggio sulla carrucola, una specie di skilift appeso ad una corda.
Non tutti i ragazzi che hanno partecipato all’attività hanno avuto le stesse reazioni: alcuni hanno trovato difficile attraversare il ponte, mentre per altri è risultato un gioco da ragazzi. Ai più piccoli e ai meno temerari, anziché la traversata del ponte era proposto un passaggio sulla carrucola, una specie di skilift appeso ad una corda.
Molti genitori hanno chiesto ai “ragazzi
guida” dell’Open Day informazioni sugli obiettivi da raggiungere annualmente e si
sono dimostrati molto interessati al corso di piscina.
Alla fine della mattinata c’era
entusiasmo nell’aria e tutti erano felici di aver contribuito attivamente alla
buona riuscita dell’attività.
Nessun commento:
Posta un commento