domenica 29 novembre 2015

Favole e proverbi

Brevi favole scritte dagli alunni di 1^B e D
Buona lettura
Prof. Giorgia Ceppi

Il cacciatore e i lupi
Di Angelica Berardi, Martino Domenicali , Andrea Locati , Cecilia D’Amora

Un cacciatore andò nel bosco e incontrò un lupo, lo uccise e lo portò a casa sua come trofeo. Il giorno dopo tornò nel bosco perché, il giorno prima, la battuta di caccia era andata bene e voleva altri trofei.
Trovò due lupi e, ingordo com’era, li volle uccidere tutti e due ma, dopo il primo colpo di fucile, i due scapparono e lui rimase a mani vuote.

Questa favola insegna che chi troppo vuole nulla stringe.
 
La formica e la briciola di pane
Di Emma Ripamonti, Alves e silva Anderson e Riccardo Colabucci
C’era una volta una formica che non riusciva a portare al formicaio una briciola di pane. Due formiche che passavano di lì le dissero che l’avrebbero volentieri aiutata ma in cambio si sarebbero prese due terzi della briciola di pane. La formica, ingorda ed egoista, rifiutò perché  voleva la briciola tutta per sé.
Alla fine la formica non riuscì a portare al formicaio la briciola di pane e fu costretta a tornare a casa a mani vuote.
La favola insegna che chi troppo vuole nulla stringe.
 
 
Le animpiadi
Di Pietro Maggioni,  Alfonso Giuliani,  Serena Fiumanò,   Edoardo Olivieri

C’ era una volta un gatto che pensava sempre e soltanto a sè e non aiutava mai gli altri. Si allenava per le “animpiadi”, le olimpiadi degli animali. i topi sentirono la notizia ed incominciarono anche loro ad allenarsi.
Un mese dopo iniziarono le animpiadi; la prima prova consisteva nell’ attraversamento di un fiume, ma non bisognava toccare l’ acqua.
Il gatto, sicuro della vittoria, parti’ per primo ma fallì mentre il gruppo di topi facendo un toponte, cioè un ponte di topi, arrivò sull’ altra sponda e guadagnò il primo posto.
La seconda prova consisteva nel raggiungere un traguardo. Il gatto ovviamente superò tutti ma il gruppo di topi fece la topulta, la catapulta di topi, così arrivarono al traguardo per primi.
Il gatto scontento scoprì che l’ unione fa la forza e così trovò compagni di gruppo con cui gareggiare.
La renna e l’elefante
Di Edoardo D’Alessandro, Filippo Calcaterra, Gabriele Bianchi e Fabio Crippa

Una renna si vantava per la sua bellezza ed un giorno un elefante le propose di fare una sfilata di moda.
La renna, sapendo di vincere, accettò con sicurezza e tranquillità e lo prese in giro per la sua stazza.
Quando arrivò il giorno della grande sfilata, l’elefante aveva un piano ben preciso per vincere: sfilare per primo. Con il suo peso infatti la passerella si ruppe in più punti e si crearono profonde crepe. La renna che sfilò per seconda cadde rovinosamente in uno di questi buchi. 
L’elefante vinse quindi la gara e con grande felicità disse alla renna : “Ride bene chi ride ultimo” perché la furbizia batte la bellezza.
 

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