La musica del Natale
Ogni sentimento, ogni emozione, ogni avvenimento, ha i propri suoni.
Sono vibrazioni precise, inconfondibili che accompagnano la nostra esistenza determinando la colonna sonora del nostro vivere.
Ultimamente stiamo perdendo la capacità di ascoltare, i “nostri suoni” sono coperti dall’inutilità e sterilità dei rumori che ci ingannano e intrappolano in reti dalle maglie fittissime, con mille lusinghe, seduzioni, incanti, fino a farci perdere il senso vero della nostra esistenza.
Ci troviamo ad inseguire, come inconsapevoli abitanti di Hamelin, un pifferaio magico che ci ammalia e conduce in luoghi dalla felicità effimera, dalla serenità apparente che riempiono il nostro quotidiano di inutilità e vanità.
Proviamo a tacere per conquistare il silenzio interiore che ci permetta di distinguere i suoni reali dalla finzione di imbonitori, strilloni giocolieri delle nostre suggestioni.
I veri suoni del Natale sono sovrastati dal tintinnio del danaro, dalle parole adescatrici di chi ci vuole “più buoni se mangiamo il panettone” “unici se beviamo una certa bevanda” “ belli se usiamo una particolare crema”……..
E’ così che perdiamo i suoni del cuore, i tremiti del corpo, i palpiti di chi ci sta accanto, perdiamo la melodia a favore di fronzoli superflui, perdiamo il canto principale, quello che ci aiuta nella ricerca della consapevolezza di essere chiamati a riconoscere nel Bambino di Betlemme il Figlio di Dio.
Che crediamo oppure no, che siamo cristiani oppure no, il Natale è simbolo per eccellenza della bontà d’animo, ma come possiamo sentire il canto d’amore, lieve, soave, delicato quando le nostre orecchie sono bombardate da voci stridule?
Facciamo silenzio, pretendiamo silenzio attorno a noi, ascoltiamo la musica dell’amore, la musica della vita, la musica della fratellanza, per pochi istanti usufruiamo dell’immenso piacere che la condivisione armonica dei suoni genera.
“Vorrei che l'Angelo dentro ognuno di noi prendesse il volo sulla spinta di queste note ribellandosi alla quotidianità che ci fa dimenticare le nostre ali. Più sarà puro e limpido, più volerà in alto. E, dopo aver vagato oltre le nuvole, oltre i pianeti, vicino al sole, sarà bello tornare quaggiù!” (cit.).
ssssssst ascoltiamoci
un sorriso
Lucia Rusconi
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