martedì 16 novembre 2010

Adolescenza



Oggi a scuola ho ricevuto un'inaspettata quanto interessante lettera, uno di quegli scritti che mi fanno capire perché continuo a fare questo lavoro.

L'ho riletta diverse volte e ogni volta, alla fine, ho sorriso pensando a chi l'ha scritta, perché forse non immaginavo potesse esprimere in modo così chiaro, il caos dell'adolescenza.
Ho sorriso, pensando ai miei pensieri di tempi ormai remoti, ma così simili da sovrapporsi a quel foglio di quaderno strappato.
Ve la propongo, dopo aver chiesto il permesso al mittente, perché possano leggere i genitori e chissà, magari trovare una chiave di lettura per decrittare i comportamenti dei propri figli, perché possano leggere i coetanei e scoprire di non avere l'esclusiva delle complicazioni della loro età. E per finire, perché possano leggere gli insegnanti, perché non è mai superfluo ricordare che, dietro quei volti così pregni del cambiamento che stanno vivendo, dietro gli atteggiamenti talvolta superficiali, i modi di fare eccessivi, ci sono emozioni e sentimenti sempre vissuti al massimo della tensione che meritano tutta la nostra pazienza.
Un sorriso
Lucia Rusconi

“.......ci sono quelle volte in cui ti viene voglia di piangere e non sai perché.
Sei solo triste, molto triste.
Quando vorresti essere in un luogo e invece....ti senti prigioniero tra quattro mura con l'unica compagnia della noia.
Ci sono quelle volte in cui non hai voglia di parlare e nemmeno di ascoltare nessuno, preferisci stare solo “nei” tuoi pensieri, “nelle” tue paure.
Ci sono quelle volte in cui hai bisogno di sfogarti, ma pensi che nessuno sarebbe disposto a comprenderti.
Ci sono quelle volte che, invece ,avresti bisogno dell'abbraccio di un amico, ma temi.........temi che qualcuno possa giudicare, possa criticare anche un abbraccio sincero.
Ci sono quelle volte in cui ti rassegni e apri gli occhi e ti accorgi che la vita non è un film a lieto fine.
Ci sono quelle volte che ti mortificano, pensi di essere importante per qualcuno e invece ti rendi conto di essere solamente “qualcuno”.
Ci sono quelle volte in cui devi per forza stare con i piedi per terra quando invece vorresti sognare e immaginare luoghi e mondi fantastici.
Sono queste volte che a volte ti fermano e fai fatica a proseguire il cammino.
Poi penso che è grazie a queste volte che capisco che esistono anche altre volte,le volte in cui mi sembra di toccare il cielo con un dito.
E' grazie alla tristezza che possiamo essere felici, perché senza di essa non distingueremmo più la gioia.
E sono queste volte che qualche volta ti fanno crescere e affrontare tutti gli ostacoli che comporta vivere.”

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Tante volte i genitori non capiscono ,le mamme giudicano "isteriche" le proprie figlie,senza ricordare a come erano , cosa sentivano alla loro età... Siamo troppo occupati,ascoltiamo distrattamente,ma non di proposito :è che a volte non ce la facciamo . Chiedo scusa per le volte che non ho ascoltato,ma solo sentito, per le volte che ho giudicato senza approfondire, ho ferito per superficialità . Nessuno è perfetto ..ma possiamo migliorare GRAZIE

oofly ha detto...

"nessuno è perfetto,ma possiamo migliorare" questo è il primo passo, la perfezione non la raggiungerà nessuno, di errori ne faremo tanti,ma riuscire a vederli, riconoscerli e tentare di recuperare è l'unico modo per crescere sia come figli che come adulti.
Un sorriso
Lucia Rusconi

Anonimo ha detto...

Grazie Prof. Rusconi, è bello sapere che i nostri ragazzi possono comunque rivolgersi anche a Voi, che insieme a noi ci state aiutando a farli crescere...
è bello sapere di poter avere un sostegno anche a scuola...sia per noi che per loro... in fondo anche se lo negano hanno tanto bisogno di noi adulti!... e noi di solo ....

Grazie!!

oofly ha detto...

A volte mi chiedo chi siano gli adulti?!?
I ragazzi ci ricordano le sensazioni che provano e che abbiamo provato e che proviamo, accettare un cambiamento, una persona diversa, una situazione inaspettata,i ragazzi, provano le nostre stesse emozioni,solo lo dimostrano in modo più spontaneo non per questo meno sentito: ragionato o impulsivo, con tristezza o allegria e serenità.
Anche loro ci ricordano e insegnano tante cose.
Ragazzi,siete più grandi di quanto pensate!!!
Detto ciò, il percorso è ancora lungo (io che son un po’ più grande di voi mi rendo conto di avere ancora tanta strada da percorrere) e quindi mi raccomando, anche se a volte non avrete voglia, anche se a volte vi sembrerà “uno strazio”, coraggio!!Forza!!Vivete la vita, con tutti i suoi pro e i suoi contro!!Non c’è bisogno di un esperimento scientifico per capire che tutte le emozioni e le sensazioni che proviamo ci porteranno a crescere a livello individuale ma soprattutto ci porteranno a crescere se le condividiamo se le viviamo insieme!!Quindi continuate a parlare, a sfogarvi, a confrontarvi in modo costruttivo con i vostri compagni e amici, con i genitori, con i docenti, vi accorgerete che quello che provate non lo sentite solo voi e la condivisone può essere il punto di partenza per costruire qualche cosa di grande, lascio alla vostra immaginazione (che sicuramente sarà più luminosa della mia!)…Forza ragazzi!!ciao!!Prof. Magni

Anonimo ha detto...

E' una riflessione commovente e universale. Ti fa ricordare come eravamo noi genitori da adolescenti quando cercavamo di uscire di gabbia e spiccare il nostro volo. E anche come ci sentiamo a volte noi adesso che l'età e la condizione di adulto a volte sembra limitare la forza di volare sotto il peso delle responsabilità.
Il mio augurio per questa persona (e per tutti)? Sogna, ragazzo, sogna ... prendendo a prestito le parole della canzone di Vecchioni.
Complimenti a chi ha saputo cogliere questi pensieri.