Raccontare cinematograficamente la Grande Guerra italiana non fu un’impresa semplice, per molto tempo l’argomento è stato un tabù: sshh fate piano, meglio non disturbare il mito, già messo troppo in discussione con il termine “mutilata”, della nostra Vittoria.
L’Italia, è vero, fu tra le potenze vincitrici ma la prima guerra mondiale non fu né la guerra lampo che molti si aspettavano e né l’emblema della trionfante nazione italiana.
L’esercito italiano nutrito a patriottismo vinse piuttosto vomitando depressione, utilizzando gas chimici e scarpe bucate.
Nelle ore di storia propongo agli studenti la visione dei alcune sequenze tratte da due film sull’argomento.
Il primo che, tra diffidenze e polemiche, cercò di parlarne fu Mario Monicelli, regista della commedia all’italiana, nel film “La Grande Guerra” (1959) con Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Ho scelto una sequenza sul tema del rancio che tra le altre cose ha, a mio parere, una riuscitissima definizione della guerra di trincea: essa è “un lungo ozio senza un minuto di riposo”.
Figlio dei controversi anni Settanta è il ben più critico “Uomini contro” di Francesco Rosi, regista pacifista. Il film è tratto dal libro “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu, dal quale riprende la figura, perfetta per la serie televisiva Criminal Minds, del generale Leone; le scelte registiche accentuano le tinte cupe e ci fanno cogliere il peso della guerra di trincea alternando momenti di estremo silenzio e lentezza a lunghe scene di caos e sparatorie, dalle quali persino lo spettatore esce stremato!
Ricordo che un film non è un documentario e non vuole esserlo (a meno che non ne sia esplicitata l’intenzione), piuttosto ha la caratteristica di raccontare fatti, anche realmente accaduti, trasmettendo suggestioni e emozioni mediate dalle idee e dal genio del regista e della sua equipe.
Prof.sa Sala
1 commento:
Le due scelte cinematografiche sono quantomai adeguate, anche per la diversa cifra stilistica e narrativa delle opere... Mi permetto di segnalare sul tema della quotidianità della Grande Guerra anche la Storia di Tonle di Rigoni Stern, che è davvero efficace in questo senso...
Posta un commento